martedì 25 gennaio 2011

(19) Aridatece Er Morto

Non fai in tempo a capire che l'iPad è un iPacco che ti arriva addosso una nuova moda. Saranno i tempi di saldi, o la crisi che ci si attacca a tutto, ma la cosa è curiosa: che te ne fai di una bara?

Non intendendo con ciò l'involucro, il mogano, la scatola insomma, no no no, tutto il pacchetto compreso il ripieno. Oggi si sono fregati Mike Buongiorno: tutto quanto, parte lignea e parte mummica. I sospetti ricadono sugli stessi che si fotterono, tempo fa, lo scatolino con dentro Cuccia. Ed è ad essi che rivolgiamo un accorato appello: perfavore, per quanto più di sacro avete, diteci cosa ve ne fate! Perché i casi sono due.

Uno: trafugamento per uso personale. Nel caso di Cuccia gli scenari erano, e sono, raccapriccianti: ci vuole gente nel giro della nanofilìa, appassionati necrofili di derivazione Ikea, che fanno stare tutto in venti metri quadri compreso il letto e le perversioni. Voglio dire, posso capire fottersi la salma di Moana (il doppio senso è tanto spesso quanto voluto, n.d.a.) che a fronte di metà dei mostri che vedo girare di questi tempi per la strada di sicuro anche lei fa ancora la sua porca figura... ma Cuccia non è riuscito a fotterlo nessuno neanche da vivo. Chissà, sarà stato un risparmiatore deluso e vendicativo. Nel qual caso devo suggerire a un amico che fa il consulente finanziario di iniziare a vendere opzioni su gente come Tanzi, che ne hanno inchiappettati tanti i quali di sicuro ci metterebbero un venti euro per restituire la soddisfazione, anche post mortem...

Due: furto per interesse economico. Cioè ve lo rivendete. Sto già tenendo d'occhio eBay, si sa che il mercato delle reliquie è vivo e prolifico fin dai secoli bui, quelli della peste, mille e non più mille e giù di lì. Vuoi che tra un po' non ti salta fuori il dito salvifico del Mike? Acquistatelo e la vostra azienda prospererà, le vendite saliranno, allegria!

Oppure devo pensare (con brivido, terrore e raccapriccio) che ci sia un qualche collezionista, come quelli che si fanno rubare su commissione le opere d'arte per poi tenersele nel caveau e rimirasele in privato. Puoi immaginarti uno squilibrato pieno di soldi (ce ne sono tanti ovunque ormai) che si piazza il caro estinto nella sala del biliardo? Così, per farlo vedere agli amici, "un pezzo unico", e ti credo che è unico.

Eppure a ne pensarci ci vuole rispetto anche per la necrofilia imprenditoriale. Poco ci vuole a metter su un mercato, in fondo se si vendono i nani da giardino e i gormiti, c'è posto per qualsiasi cosa. Certo, ci vuole un listino, un borsino, perché un criterio per attribuire i valori alla merce bisogna pure inventarselo. Chiaro, lo stato di conservazione, e poi il valore-in-vita. Oddio, rischia di essere una nicchia, non che ci sia molto spazio per i futures per esempio (al limite per i past data la natura della merce). Ma sempre di domanda e offerta si tratta.

L'offerta c'è: pare che defungere sia un'attività non soggetta a flessioni. La domanda, pare, sia in aumento. Io dal canto mio posso offrire il nonno, pezzo d'epoca, ha fatto la guerra ma è arrivato alla fine ben tenuto, pare gli sia stato messo insieme l'adorato violino (di produzione sconosciuta, affrettatevi potrebbe essere un pezzo raro!). Se qualcuno mi sa fare una valutazione, senza impegno ovvio. Basta una immobiliare che si specializzi: «Buonasera signora, abbiamo saputo che nel suo condominio qualcuno vuole vendere un appartamento...? Come? Nessuno? Non importa, signora, si figuri, anzi: mi va a vedere sul portone se per caso c'è stata una dipartita? Questa settimana abbiamo un'offerta su lattai e pizzicagnoli, li prendiamo anche se sono parzialmente cremati».

E poi c'è il lato sociale: più spazio edificabile ed emersione del sommerso, beh, in senso letterale. Se parte la quotazione del caro estinto intanto mezza Italia lo trasferisce da sopra a dentro il materasso, insieme alle lire (che si sa mai un domani valgano di più, Maria tienile quelle cinquantamila, guarda sembrano ancora nuove!). Il vecchio nonno insieme al vecchio conio. Che poi prima di seppellirlo davvero ce ne passa, in giro a cercare qualcuno che faccia una buona quotazione, o magari aspettiamo più avanti che dopo le feste la gente ha meno da spendere, intanto la prozia non invecchia mica più no? Basta un po' di formaldeide.

D'altronde si sa, dalle nostre parti la criminalità organizzata è quella che fiuta gli affari per prima. E in questo campo si troverebbe già per le mani una quantità di materiale esclusivo: se lo rendiamo remunerativo, da un lato facciamo passare di moda quei sistemacci brutti tipo sciogliere la gente nell'acido (che non lascia residuo commerciabile), e poi vedi come un sacco di tizi scomparsi saltano fuori da sottoterra in giro per la Sicilia e l'altopiano della Sila: ecco signori, questo è un pezzo d'annata, del settantaquattro/settantacinque circa, sparato al cuore tre volte dalla buonanima del nonno del capocosca, che pure il nonno ve lo diamo al due per uno con lo sconto, e ne abbiamo una contrada piena, i picciotti stanno già scavando...

Sono abbastanza sicuro che siamo all'inizio di una novità che ci travolgerà tutti. Il furto di Cuccia era una prova, quello di Mike è una campagna teaser. Presto, prestissimo, commerciare la salma sarà davvero la virtù dei morti, e dei vivi: cosa ti ha lasciato in eredità il nonno? L'auto, l'appartamento di Alassio e la nonna, che è ancora viva ma mica sta tanto bene, diciamo che mi ha firmato una opzione...

O tempora, o mor(t)es!

Nessun commento:

Posta un commento